18 settembre 2020 - mangiamonaturalmente
L’alterazione dell’equilibrio tra le varie specie batteriche presenti nel nostro microbiota può essere dovuto a diversi fattori, quali: alimentazione sbilanciata, uso di antibiotici “gastroprotettori” o altri farmaci, infezioni intestinali, ecc. Questo fenomeno, detto disbiosi, può essere la causa di diversi problemi, alcuni più lievi, come la fermentazione (presenza di aria eccessiva nell’intestino, rumori e dolori addominali), altri più seri come l’IBS (sindrome dell’intestino irritabile), che può essere caratterizzata da periodi prolungati di stitichezza, diarrea o entrambi. Spesso però si manifestano sintomi “atipici”, che molto frequentemente non vengono ricollegati alla disbiosi e quindi vengono trattati a livello sintomatologico e non causale, il che non contribuisce certo ad una risoluzione rapida e completa; un esempio fra i più classici è la sciatalgia (c.d. sciatica o colpo della strega).
Quante volte ci è capitato di rimanere “bloccati con la schiena”, senza un apparente motivo? Molto probabilmente l’eccessivo gonfiore addominale o un transito intestinale lento, hanno compresso l’innervazione che passa dietro al colon (discendente a sinistra, ascendente a destra), infiammandolo e causando infiammazione, dolore e/o alterazioni della funzionalità. Il trattamento più frequante sono antidolorifici, antinffiammatori o miorilassanti, che migliorano parzialmente la sintomatologia, senza però affrontare la causa.
Cosa può fare la nutrizione in questi casi? Nell’immediatezza, per dare un rapido sollievo, l’uso di un’integrazione mirata può accelerare dolcemente il transito intestinale (i lassativi aggressivi, essendo irritanti, sono assolutamente sconsigliati) e ridurre rapidamente la quantità di gas intestinale. In un secondo momento, soprattutto se il problema si presenta spesso, una dieta ricca di alimenti che riducano la fermentazione e quindi riportino all’equilibrio la flora batterica è sicuramente una strategia vincente (ad esempio la dieta low FODMAP). A volte, invece, il problema non è tanto il rapporto fra le specie batteriche, ma il numero eccessivo di batteri (la c.d. SIBO), che può essere ridotto anche con l’uso di oli essenziali, in ogni caso spesso c’è un problema di permeabilità intestinale, che può essere affrontata anche attraverso un trattamento con probiotici (integratori che contengono ceppi di batteri “buoni”).
In tutti questi casi, un trattamento osteopatico può essere di grande aiuto nel trattare le problematiche viscerali, che possono giovare della sinergia fra l’approccio nutrizionale ed osteopatico. Avevi mai pensato che se i nostri batteri si alterano, possono causare il “mal di schiena”? Se vuoi maggiori informazioni, contattami per valutare il tuo stato nutrizionale.
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